Meno Europa o più Europa per uscire dalla crisi? Vediamo che cosa dicono i cittadini. Sei mesi il 57% degli europei intervistati per conto del Parlamento europeo (sondaggio condotto da Eb/Pe) riteneva che l’euro non avesse mitigato gli effetti negativi della crisi. Oggi la percentuale + scesa al 54%. Forse è un segnale di qualcosa che sta cambiando. Ciò che conta, però, è che solo il 34% continua a ritenere che la moneta unica ha alleviato le pene della recessione e dell’instabilità finanziaria. In Italia lo pensa poco meno della metà: il 47% (sei mesi fa lo pensava il 53%). Troppo poco. Il 72% dei sondati nell’Eurozona, però, è totalmente d’accordo con una consultazione preliminare tra istituzioni europee e governi nazionali nella preparazione delle leggi di bilancio ed è anche favorevole all’applicazione automatica di sanzioni sempre più pesanti contro paesi che non rispettano gli obiettivi di deficit e debito pubblico concordati. Il 57% degli europei ritiene che condividere una parte del debito pubblico tra paesi diversi rafforzerebbe la stabilità finanziaria degli stati. Il 38% del 46% dei cittadini Eurozona al corrente della proposta di Eurobond è a favore di questo strumento di condivisione del debito pubblico nell’unione monetaria, il 33% è contrario.
Conclusione: basterebbe prestare maggiore attenzione alle tendenze prevalenti nelle opinioni pubbliche e agire di conseguenza per trovare le vie di uscita giuste.