Nel 2025, cioè fra sedici anni, Cina India e Corea del Sud produrranno quanto l’Unione Europea. Se aggiungiamo Giappone, Tailandia, Taiwan e Indonesia la quota asiatica nella produzione mondiale corrisponderà al 30% del pil (mondiale). La quota europea sarà di poco più del 20%. Non saranno poi precisissime queste stime della Commissione europea, bastano un paio di crisi e bisogna rifare tutto, ma una cosa è certa: la Triade Usa-Ue-Giappone è destinata a non dominare più la produzione globale. I paesi in via di sviluppo e quelli emergenti (in verità già emersi da un pezzo) nel 2005 producevano il 20% della ricchezza mondiale, nel 2025 saliranno al 34%. Chissà se tra sedici anni gli Usa avranno ancora un diritto di veto al Fondo monetario internazionale?
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