La Commissione europea accarezza l’idea di estendere ai gruppi multinazionali i requisiti di trasparenza fiscale che attualmente sono previsti per le banche e le imprese estrattive. Lo ha annunciato oggi presentando il pacchetto fiscale per imporre dal 2016 lo scambio automatico delle informazioni tra Stati sugli accordi preventivi con i gruppi con attività transfrontaliere (‘tax rulings’). La Commissione “intende valutare l’impatto di un possibile obbligo informativo per le compagnie multinazionali che potrebbe implicare di rendere pubbliche certe informazioni fiscali”. Il linguaggio è prudentissimo, ma la linea di marcia è abbastanza precisa. Per banche e industrie estrattive attualmente tali informazioni sono fornite attraverso rapporti paese per paese.
La Commissione ritiene che “estendere l’obbligo di divulgare certe informazioni alle multinazionali in tutti i settori potrebbe aiutare a contrastare la pianificazione fiscale aggressiva dato che le società sarebbero soggette a un giudizio pubblico ravvicinato”.
In ogni caso Bruxelles non si nasconde le difficoltà e si riserva di “valutare attentamente” obiettivi, vantaggi, rischi e salvaguardie necessarie. Per ora la Commissione ha solo lanciato il sasso promettendo che valuterà che fare “più avanti”.