L’economia non funziona con un solo motore

Secondo le ultime stime Fmi nel 2009 le economie avanzate avranno una crescita negativa del 3,8% quest’anno, positiva dello 0,6% l’anno prossimo. Nell’Eurozona sarà negativa in entrambi gli anni: -4,8% e -0,3%. Negli Usa -2,6% e +0,8%, in Giappone -6% e +1,7%. Si sa che la Cina è sfuggita alla grande crisi: +7,5% quest’anno, +8,5% nel 2010. La Banca asiatica di sviluppo ritiene che le economie emergenti asiatiche (la Cina non è inclusa) cresceranno quest’anno del 3%. Di qui la domanda: la ripresa asiatica, la forza della Cina potranno trainare la ripresa mondiale e quindi la ripresa europea? La risposta è no perché i principali motori della crescita mondiale restano i grandi paesi industrializzati almeno fino a quando il 60% delle esportazioni asiatiche continuerà a essere diretto negli Usa, in Europa e in Giappone. Né le imprese europee (Volkswagen per esempio) possono puntare tutte le loro carte su quanto avviene in Cina per il semplice motivo che in Cina la crescita è trainata dalle costruzioni e dal settore immobiliare non dai consumi.