I ministri finanziari dell’Eurozona sono stati letteralmente spiazzati dalla decisione del presidente Ue Donald Tusk di convocare il vertice straordinario dei capi di stato e di governo dell’unione monetaria (Eurosummit) lunedi’ sera. E’ quanto risulta a Radiocor. E’ per questo che il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem ieri sera nel corso della conferenza stampa aveva dichiarato che sarebbe stato opportuno, in caso di novita’ da parte greca per sbloccare il negoziato, che si riunisse prima l’Eurogruppo. Non a caso, infatti, di li’ a poco e’ stato deciso di convocare anche i ministri finanziari nella stessa giornata prima dell’Eurosummit (che comincera’ alle 19).
La questione non e’ secondaria perche’ i ministri finanziari hanno sempre cercato di contrastare l’abitudine negoziale dei greci a passare da un tavolo all’altro, da quello dell’Eurogruppo a quello del massimo livello politico,
aprendo in tal modo la strada al temporeggiamento. Da un lato si tratta di un metodo negoziale, che ha subito incrinato la fiducia tra i partner. Peraltro, sia Hollande sia Merkel hanno incontrato varie volte Tsipras per trovare una linea comune da seguire, hanno sempre ribadito che il negoziato deve essere sempre ricondotto nei canali delle tre istituzioni (l’ex Troika) e dell’Eurogruppo. Dall’altro lato Tsipras ha fatto dello spostamento a livello politico del
negoziato uno dei suoi cavalli di battaglia sia interni sia nei rapporti con l’Eurozona. E’ un fatto che Tsipras ha portato a casa cio’ che voleva: un vertice politico che, nelle sue aspettative, dovrebbe suggellare un accordo. Attualmente pero’ c’e’ incertezza sul risultato di questa fase finale della partita: il vertice politico di lunedi’ notte potrebbe anche certificare l’impossibilita’ di un accordo.