E’ troppo facile cavarsela indicando che se Jean Claude Juncker attuerà quanto ha promesso svolgerà utilmente il compito che spetta al presidente della Commissione con benefici per tutta l’Unione europea. Ora, però, si può solo valutare se e come interpreta la fase attuale della Ue. La genericità di alcuni impegni, specie quelli sul piano per gli investimenti pubblici e privati da 300 miliardi tra il 2015 e il 2018, sull’uso flessibile del patto di stabilità nel quadro delle regole attuali, sull’immigrazione gli ha permesso di ottenere più voti di quanti avesse bisogno. Ma si tratta pure di impegni importanti. E’ chiaro che il giudizio va sospeso in attesa dei dettagli, nei quali come si sa si nasconde il diavolo. Ciò non toglie che il suo programma e il modo in cui si è arrivata alla sua nomina/elezione riflettono due cose rilevanti. La prima è il definitivo spostamento dell’agenda politica europea sui temi della crescita dopo anni di austerità senza mettere in discussione l’esigenza di tenere bassi i deficit (più vicino al pareggio che non al 3% del pil in tempi normali, di crescita stabilizzata). La seconda è il primato della politica: l’idea di Juncker, che pure ha detto che il suo esecutivo non sarà servile nei confronti dei governi, appare quella di una quasi idilliaca “concertazione” tra le istituzioni europee (Consiglio, Parlamento, Commissione) ciascuna delle quali non può considerarsi unica depositaria dell’interesse europeo. Che nella visione del lussemburghese dovrebbe costituire la barriera contro la disgregazione euroscettica. In questo quadro, anche la Troika (un’altra promessa di Juncker) dovrà cambiare pelle.
Indica un intervallo di date:
Segui anche su
Commenti Recenti
I Nostri Blog
Le regole della Community
Il Sole 24 ORE incoraggia i lettori al dibattito ed al libero scambio di opinioni sugli argomenti oggetto di discussione nei nostri articoli. I commenti non devono necessariamente rispettare la visione editoriale de Il Sole 24 ORE ma la redazione si riserva il diritto di non pubblicare interventi che per stile, linguaggio e toni possano essere considerati non idonei allo spirito della discussione, contrari al buon gusto ed in grado di offendere la sensibilità degli altri utenti. Non verranno peraltro pubblicati contributi in qualsiasi modo diffamatori, razzisti, ingiuriosi, osceni, lesivi della privacy di terzi e delle norme del diritto d'autore, messaggi commerciali o promozionali, propaganda politica.
Finalità del trattamento dei dati personali
I dati conferiti per postare un commento sono limitati al nome e all'indirizzo e-mail. I dati sono obbligatori al fine di autorizzare la pubblicazione del commento e non saranno pubblicati insieme al commento salvo esplicita indicazione da parte dell'utente. Il Sole 24 ORE si riserva di rilevare e conservare i dati identificativi, la data, l'ora e indirizzo IP del computer da cui vengono pubblicati i commenti al fine di consegnarli, dietro richiesta, alle autorità competenti. Ogni ulteriore diffusione dei dati anagrafici dell’utente e di quelli rilevabili dai commenti postati deve intendersi direttamente attribuita alla iniziativa dell'utente medesimo, nessuna altra ipotesi di trasmissione o diffusione degli stessi è, dunque, prevista.
Tutti i diritti di utilizzazione economica previsti dalla legge n. 633/1941 sui testi da Lei concepiti ed elaborati ed a noi inviati per la pubblicazione, vengono da Lei ceduti in via esclusiva e definitiva alla nostra società, che avrà pertanto ogni più ampio diritto di utilizzare detti testi, ivi compreso - a titolo esemplificativo - il diritto di riprodurre, pubblicare, diffondere a mezzo stampa e/o con ogni altro tipo di supporto o mezzo e comunque in ogni forma o modo, anche se attualmente non esistenti, sui propri mezzi, nonché di cedere a terzi tali diritti, senza corrispettivo in Suo favore.