Che figuraccia il commissario europeo agli affari economici Olli Rehn! Martedì pomeriggio si è presentato ai giornalisti all’Europarlamento spiegando che le misure prese da Spagna e Portogallo per ridurre il deficit vanno bene, ma i due governi dovranno specificare nel dettaglio quelle previste nel prossimo anno. Messaggio che più rassicurante non si può. Poi, però, a leggere bene il testo della comunicazione in cui si analizza la situazione dei due paesi, si è scoperto che la Commissione ha dei dubbi sul fatto che quanto deciso sarà sufficiente e nel caso della Spagna chiede addirittura delle misure aggiuntive per il 2011. Comprensibile la cautela, ma farsi beccare così con le mani nel budino è solo controproducente, rischia di alimentare ulteriori sospetti sulla gestione della crisi da parte del governo spagnolo non bastassero i guai. Non basta: ai giornalisti italiani che gli hanno chiesto quale fosse la sua opinione sull’idea di valutare non solo il debito pubblico quale riferimento per aprire procedure di sorveglianza europea ma anche il debito privato di un paese, Rehn prima non ha risposto parlando d’altro, poi, nuovamente incalzato, se l’è cavata così: “La mia posizione sta evolvendo”. Mistero sulla direzione verso la quale Rehn sta evolvendo come resta misteriosa la posizione di partenza. Se questo è il livello di comunicazione siamo a proprio a posto.
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